I VETERINARI: Paola Michelini nativa di Ferrara con ambulatorio in provincia di Bologna, Albrizio con ambulatorio a Vigarano Mainarda (Ferrara), Andrea Poli di Ferrara.
Due chiamate telefoniche ieri, nel tardo pomeriggio e oggi, intorno alle 14:30. Ieri non ho risposto di proposito, non conoscevo il numero del chiamante ma sapevo che era LA MAFIA (autorità e politici). Oggi ho risposto, giusto per sentire: si trattava di una telefonata MUTA. Quando si ricevono queste telefonate, significa solo una cosa: LA MAFIA ti ha già condannata!
Questo sopra è il numero da cui ho ricevuto la chiamata MUTA. Ovviamente, non è rintracciabile.
Sono sicura che questi veterinari non avrebbero tenuto questo comportamento così indecente, disdicevole e improponibile. Era intervenuta LA MAFIA (autorità e politici)!
LA MAFIA (autorità e politici) ha "congelato" tutta la nostra vita e questo è il risultato!
"Ricordatevi questi nomi: Alessandra e Alessandro Gandini. Teneteli a mente, perché sono persone in pericolo e quelli come loro si salvano solo se intorno a loro la società crea una rete protettiva collettiva."
E devi capire che non sarà oggi, non sarà domani ma, alla prima occasione, sarò segnata! Da notare, che la chiamata l'ho ricevuta nel mio telefono cellulare personale e non in quello che si trova anche sull'elenco telefonico, considerato "di casa", come io e mio fratello lo definiamo. Questo significa che la chiamata intimidatoria VOLEVA essere inviata proprio a me! Da notare ancora, che questo numero di telefono non è sull'elenco e io so a chi l'ho dato. Per cui, visto che non conosco il numero da cui ho ricevuto la chiamata, solo LA MAFIA (autorità e politici) può aver dato ordine di chiamarmi: solo la mafia conosce tutti i nostri numeri, perché ci controlla continuamente e conosce ogni nostro movimento. E non può essere un errore, perché chi sbaglia chiede scusa e non richiama di continuo.
Aggiornamento:
al momento delle chiamate ricevute, il mio numero non era ancora in elenco telefonico.
Ancora oggi, continuo a ricevere telefonate mute dal numero che ho pubblicato sotto in foto.
Questo sopra è il numero da cui ho ricevuto la chiamata MUTA. Ovviamente, non è rintracciabile.
Ascoltando questa chiamata, mi è venuto spontaneo ricordare il povero Giancarlo Siani, un eroe ucciso dalla mafia, e ho rivisto l'attimo in cui riceve la chiamata MUTA alla redazione del giornale dove lavora; poco dopo avviene la sua tragica fine sulla sua "Mehari". Solo che lui è veramente un eroe perché volontariamente ha combattuto contro la mafia, mentre la mia famiglia si è trovata sotto le grinfie mafiose senza saperlo, vittima sacrificale della famosa MAFIA INVISIBILE (autorità e politici) che opera in modo "occulto". A me e a mio fratello non resta altro da fare che difenderci! Non possiamo chiedere aiuto a nessuno, perché tutti sono minacciati e obbligati a farci del male, pena la loro stessa incolumità. I nostri amici e i nostri conoscenti, nonostante il terremoto (Attentato), non si sono degnati mai di chiamarci, di sentire almeno se eravamo ancora in vita, di chiederci se avessimo avuto bisogno di aiuto o di qualcosa, visto che almeno tutti loro gravi danni non ne hanno avuti! Al contrario, abbiamo dovuto noi chiamare loro per sentire come stavano, e uno di questi amici, Marcello, ci chiedeva se avessimo ricevuto il suo sms, in cui ci chiedeva, appunto, se avessimo avuto bisogno di aiuto: una falsità che ha dovuto rifilarci per conto della MAFIA, perché l'sms non è mai arrivato; la prova ne è che lo stesso Marcello non si è neanche mai più fatto sentire!... Ma nemmeno gli altri!... Abbiamo ancora dei parenti, la mattina stessa dell'attentato-terremoto ho chiamato io, mia cugina a Modena (prima cugina), la quale, per fortuna, asseriva di non aver subìto danni, e la cugina di mia mamma a Ferrara.
LA MAFIA (autorità e politici) ha operato la solita stretta mafiosa anche in questi terribili momenti, anzi, ancora di più, visto che li ha provocati di proposito! Anche i nostri parenti di Voghiera e Voghenza (prov. Ferrara), parenti stretti, in quanto nipoti di nostra nonna paterna e secondi cugini, non si sono minimamente sognati di farci una semplicissima chiamata per sentire come stavamo. C'è da dire, riguardo a tutte queste persone, che questa situazione persiste da tutta una vita nei nostri confronti, perché LA MAFIA ci ha sempre "congelato" le nostre frequentazioni, facendoci perdere così tutti gli affetti più cari, oltre ovviamente, ad averci tolto anche i nostri genitori e i nostri nonni! Nessuno può permettersi di farci una semplice chiamata al telefono senza avere il permesso della MAFIA e quando lo fa è solo perché, chi è incaricato, ha un messaggio mafioso da riferire. Nessuno può farci un augurio o venirci a trovare spontaneamente. Noi siamo stati isolati e per questo, cerchiamo di non usare mai il telefono poiché ogni volta, dobbiamo subìre continue prese in giro: di chiunque si tratti, non ci deve prestare attenzione, non ci deve rispondere, deve farci capire che non siamo degni di essere ascoltati, che diamo fastidio. Anche fuori le cose non cambiano: le persone ci vengono incontro solo se sono obbligate a riportarci messaggi da parte di MAFIA (autorità e politici) e proprio per questo, in quel momento sembrano cortesi e amiche poi, quando LA MAFIA le ha usate, le toglie immediatamente dalla scena: nel senso che se le rivedi cambiano improvvisamente atteggiamento e da amiche fraterne diventano ostili, scostanti e scorbutiche. Noi sappiamo tutto. Potrei dire ad ogni persona che ha fatto parte della mia vita, come ha dovuto comportarsi su ORDINI MAFIOSI nei miei confronti, come nei confronti di mio fratello o della mia famiglia, anche se la maggior parte non c'è più!
Da notare solo come esempio, come fui trattata dai vari veterinari, la mattina che sospettai che il nostro cane, Brenda, fosse nuovamente vittima di avvelenamento da parte della MAFIA (autorità e politici).
Ero angosciata, avevo un'emergenza, ma ogni veterinario che chiamai dovette negare la visita! Persino quelli più vicini a casa mia. Ho dovuto ricevere persino offese insopportabili da quella che consideravo una cara amica, la veterinaria Paola Michelini di Ferrara: non ebbi il tempo di spiegarle che avevo un'emergenza e mi riagganciò il telefono! Non chiedevo niente di particolare: solo un suggerimento sarebbe stato già un aiuto, dal momento che tutti gli altri negarono, sgarbatamente, il loro appoggio. Voglio dimostrare come l'amica ha dovuto insultarmi e pure minacciarmi, dopo un breve scambio di sms, visto che non mi rispondeva.
In questo sms Paola mi insulta pesantemente dopo avermi riagganciato il telefono. Di rimando, le ho risposto che avrei denunciato lei per l'offesa pesantissima, e la risposta è stata questa:LA MAFIA (autorità e politici) ha operato la solita stretta mafiosa anche in questi terribili momenti, anzi, ancora di più, visto che li ha provocati di proposito! Anche i nostri parenti di Voghiera e Voghenza (prov. Ferrara), parenti stretti, in quanto nipoti di nostra nonna paterna e secondi cugini, non si sono minimamente sognati di farci una semplicissima chiamata per sentire come stavamo. C'è da dire, riguardo a tutte queste persone, che questa situazione persiste da tutta una vita nei nostri confronti, perché LA MAFIA ci ha sempre "congelato" le nostre frequentazioni, facendoci perdere così tutti gli affetti più cari, oltre ovviamente, ad averci tolto anche i nostri genitori e i nostri nonni! Nessuno può permettersi di farci una semplice chiamata al telefono senza avere il permesso della MAFIA e quando lo fa è solo perché, chi è incaricato, ha un messaggio mafioso da riferire. Nessuno può farci un augurio o venirci a trovare spontaneamente. Noi siamo stati isolati e per questo, cerchiamo di non usare mai il telefono poiché ogni volta, dobbiamo subìre continue prese in giro: di chiunque si tratti, non ci deve prestare attenzione, non ci deve rispondere, deve farci capire che non siamo degni di essere ascoltati, che diamo fastidio. Anche fuori le cose non cambiano: le persone ci vengono incontro solo se sono obbligate a riportarci messaggi da parte di MAFIA (autorità e politici) e proprio per questo, in quel momento sembrano cortesi e amiche poi, quando LA MAFIA le ha usate, le toglie immediatamente dalla scena: nel senso che se le rivedi cambiano improvvisamente atteggiamento e da amiche fraterne diventano ostili, scostanti e scorbutiche. Noi sappiamo tutto. Potrei dire ad ogni persona che ha fatto parte della mia vita, come ha dovuto comportarsi su ORDINI MAFIOSI nei miei confronti, come nei confronti di mio fratello o della mia famiglia, anche se la maggior parte non c'è più!
Da notare solo come esempio, come fui trattata dai vari veterinari, la mattina che sospettai che il nostro cane, Brenda, fosse nuovamente vittima di avvelenamento da parte della MAFIA (autorità e politici).
Ero angosciata, avevo un'emergenza, ma ogni veterinario che chiamai dovette negare la visita! Persino quelli più vicini a casa mia. Ho dovuto ricevere persino offese insopportabili da quella che consideravo una cara amica, la veterinaria Paola Michelini di Ferrara: non ebbi il tempo di spiegarle che avevo un'emergenza e mi riagganciò il telefono! Non chiedevo niente di particolare: solo un suggerimento sarebbe stato già un aiuto, dal momento che tutti gli altri negarono, sgarbatamente, il loro appoggio. Voglio dimostrare come l'amica ha dovuto insultarmi e pure minacciarmi, dopo un breve scambio di sms, visto che non mi rispondeva.
In questo sms la veterinaria Paola Michelini, mi minaccia che se dovessi denunciarla sarei "rinchiusa"! Come dire, anche se ho ragione, NON DEVO denunciarti. Quindi, è una minaccia? Altra cosa, come mai Paola sa che se la denuncio "mi rinchiudono"?! Questa è la prova che è stata pilotata DALLA MAFIA (autorità e politici)!
Ho risposto che avrei denunciato la mafia e lei, visto che aveva collaborato e ubbidito agli ORDINI! La sua risposta è stata:
Non ho parole!
Anche presso lo studio della veterinaria Albrizio, veterinaria di Vigarano Mainarda (Ferrara), subìi qualche giorno dopo telefonicamente, pesantissime offese tramite un signore molto, molto villano e aggressivo che rispose per conto dello studio veterinario. Questa persona, senza motivo, alla mia richiesta di una visita al cane presso la mia abitazione, non mi lasciò nemmeno terminare la richiesta che iniziò ad appellarmi con insulti inauditi, dei quali compresi solo alla fine: ... "VA A DAR VIA IL C...., STRONZA" !!!
Questo sopra è l'elenco delle telefonate che inviai allo studio della dott.ssa Albrizio, in cui, come si nota dalla brevissima durata delle chiamate, ero sempre bruscamente zittita, allontanata e insultata!
Sono sicura che questi veterinari non avrebbero tenuto questo comportamento così indecente, disdicevole e improponibile. Era intervenuta LA MAFIA (autorità e politici)!
LA MAFIA (autorità e politici) ha "congelato" tutta la nostra vita e questo è il risultato!
Apro un'altra riflessione su un altro veterinario, Andrea Poli di Ferrara, nostro amico sin da piccolissimi, poiché si giocava e ci si ritrovava regolarmente ogni anno al mare, il cui padre era, a sua volta, amico di nostro padre poiché lavoravano entrambi alla Società "Solvay" filiale di Ferrara. Eravamo quindi molto amici e ogni anno non vedevamo l'ora di trascorrere insieme questo periodo di vacanze. Ho provato a chiamare il veterinario Andrea Poli l'hanno scorso, dopo tanti anni in cui non ci sentivamo, sapevo che non lavorava privatamente, lavora solo per A.S.L., ma, in via del tutto amichevole, avevo bisogno solo di alcune informazioni, niente di più! Sono rimasta impietrita quando mi ha risposto, anche lui, sgarbatamente, villanamente, asserendo che si ricordava di me "molto vagamente" e non volendo nemmeno sapere cosa avevo da dirgli, anche lui mi ha sbattuto il telefono in faccia.
Visto che il veterinario Poli non si ricorda di me e di mio fratello, mi piacerebbe rinfrescargli la memoria, ricordandogli invece, quanto ha dovuto assoggettarsi agli ORDINI MAFIOSI, come tutte le persone attorno a noi, e a comportamenti inauditi. Ad esempio, mentre ci frequentavamo al mare, era costretto a vestirsi con scarpe e abiti di sua madre, perché LA MAFIA (autorità e politici) doveva farci capire che si possono indossare abiti di chiunque e risparmiare per lasciare "LORO" il bottino! In un'altra occasione, sempre lo stesso amico, ha dovuto raggiungerci nella Piazza di Ferrara, di fronte al Duomo, pieno centro, dove mio fratello e io avevamo accordato un incontro con altri amici (ovviamente tutti industriati, ma noi non lo potevamo sapere!) vestito in un modo che ci ha sbalorditi! Era abbigliato con abiti stracciati, tagliati dalla testa ai piedi: cappello con buchi, cappotto pieno di buchi, pantaloni pure, scarpe tagliate che lasciavano intravedere calze tagliate e piedi scalzi! Tanto che questo ragazzo si è persino scusato per il suo abbigliamento, che giustificava essendo andato a "giocare a pallone"! Questa immagine è rimasta e rimarrà per sempre nella nostra memoria! Ovviamente non per denigrarlo, ma, sapendo che la sua famiglia non era assolutamente in condizioni disagevoli, la scena ci ha meravigliati moltissimo! Oggi, sappiamo che questa "buffonata", il nostro amico è stato costretto a metterla in pratica su ordini mafiosi. Così, secondo LA MAFIA, di riflesso, io e mio fratello avremmo dovuto pensare: se si veste anche Andrea così, possiamo farlo anche noi! E in questo modo, sempre secondo i canoni mafiosi, se i nostri genitori avessero speso meno per vestirci, sarebbe rimasto più contante da derubare in maniera occulta! Follia pura!
Allora, o tutta questa gente è vittima di una strana epidemia, oppure, è vittima "solo" della MAFIA! E io, propendo per la seconda ipotesi!
"Ricordatevi questi nomi: Alessandra e Alessandro Gandini. Teneteli a mente, perché sono persone in pericolo e quelli come loro si salvano solo se intorno a loro la società crea una rete protettiva collettiva.
E' quello che diceva Giovanni Falcone: la mafia uccide quando si rimane soli".
"Credo che ognuno di noi debba essere giudicato per ciò che ha fatto. Contano le azioni, non le parole." (Giovanni Falcone)
Visto che il veterinario Poli non si ricorda di me e di mio fratello, mi piacerebbe rinfrescargli la memoria, ricordandogli invece, quanto ha dovuto assoggettarsi agli ORDINI MAFIOSI, come tutte le persone attorno a noi, e a comportamenti inauditi. Ad esempio, mentre ci frequentavamo al mare, era costretto a vestirsi con scarpe e abiti di sua madre, perché LA MAFIA (autorità e politici) doveva farci capire che si possono indossare abiti di chiunque e risparmiare per lasciare "LORO" il bottino! In un'altra occasione, sempre lo stesso amico, ha dovuto raggiungerci nella Piazza di Ferrara, di fronte al Duomo, pieno centro, dove mio fratello e io avevamo accordato un incontro con altri amici (ovviamente tutti industriati, ma noi non lo potevamo sapere!) vestito in un modo che ci ha sbalorditi! Era abbigliato con abiti stracciati, tagliati dalla testa ai piedi: cappello con buchi, cappotto pieno di buchi, pantaloni pure, scarpe tagliate che lasciavano intravedere calze tagliate e piedi scalzi! Tanto che questo ragazzo si è persino scusato per il suo abbigliamento, che giustificava essendo andato a "giocare a pallone"! Questa immagine è rimasta e rimarrà per sempre nella nostra memoria! Ovviamente non per denigrarlo, ma, sapendo che la sua famiglia non era assolutamente in condizioni disagevoli, la scena ci ha meravigliati moltissimo! Oggi, sappiamo che questa "buffonata", il nostro amico è stato costretto a metterla in pratica su ordini mafiosi. Così, secondo LA MAFIA, di riflesso, io e mio fratello avremmo dovuto pensare: se si veste anche Andrea così, possiamo farlo anche noi! E in questo modo, sempre secondo i canoni mafiosi, se i nostri genitori avessero speso meno per vestirci, sarebbe rimasto più contante da derubare in maniera occulta! Follia pura!
Allora, o tutta questa gente è vittima di una strana epidemia, oppure, è vittima "solo" della MAFIA! E io, propendo per la seconda ipotesi!
"Ricordatevi questi nomi: Alessandra e Alessandro Gandini. Teneteli a mente, perché sono persone in pericolo e quelli come loro si salvano solo se intorno a loro la società crea una rete protettiva collettiva.
E' quello che diceva Giovanni Falcone: la mafia uccide quando si rimane soli".
"Credo che ognuno di noi debba essere giudicato per ciò che ha fatto. Contano le azioni, non le parole." (Giovanni Falcone)
Giancarlo Siani
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