martedì 22 settembre 2015

LA MIA OPPOSIZIONE ALLA RICHIESTA DI ARCHIVIAZIONE DEL PUBBLICO MINISTERO.


Come ho già dimostrato nei Post precedenti, le nostre denunce presentate e depositate in Procura, vengono regolarmente archiviate; per cui, ho deciso di presentare e depositare, anche in questa occasione, "Opposizione all'Archiviazione" richiesta dal pubblico ministero al giudice per le indagini preliminari, riguardo alla terribile vicenda che ci vede legati al veterinario Marco Marzola di Ro Ferrarese, depositandola alla Procura di Ferrara.

Devo far notare che, depositare la mia richiesta di opposizione non è stato facile: ho trovato un sentiero irto di ostacoli! Alla fine, sono riuscita ad ottenere quelli che sono i miei DIRITTI, e mi è stato CONCESSO di depositare la mia richiesta, ma non senza ulteriori MINACCE.




TRIBUNALE DI FERRARA
Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari
ATTO DI OPPOSIZIONE
ALLA RICHIESTA DI ARCHIVIAZIONE
E RICHIESTA
DI PROSECUZIONE DELLE INDAGINI
 

Ill.mo Sig. Giudice per le Indagini Preliminari, la sottoscritta Alessandra Gandini, nata il a Ferrara, residente a Mirabello (Ferrara) Via ,
persona offesa dal reato di cui all'art. 368 c.p. nel procedimento penale N.  R.G. a carico del veterinario Marco Marzola nato a Ferrara il , residente a Ro Ferrarese in Via 
C.F.  , iscritto all'Ordine dei medici veterinari di Ferrara al n. , titolare e direttore sanitario dell'omonima struttura clinica-veterinaria
corrente in Ro, Via Po 5A, fa presente quanto segue.


In qualifica di persona offesa, io sottoscritta Alessandra Gandini, ho presentato denuncia-querela per calunnia nei miei confronti e nei confronti di mio fratello Alessandro Gandini nato a Ferrara il , residente a Mirabello (Ferrara) in Via ... ; ho denunciato altri illeciti gravissimi che la mia famiglia ed io abbiamo dovuto subìre, che si ravvisano nella descrizione dei fatti accaduti e nella documentazione allegata, e ancora, l'illecito sequestro del Blog su internet, in cui, sia io che mio fratello annotiamo e pubblichiamo tutti i soprusi di cui, continuamente, siamo vittime. Non avendo ottenuto nessun risultato tramite la Legge, per non morire oppressi e soffocati nell'omertà, abbiamo aperto questo
Blog, all'indirizzo internet:

http://alessandragandini.blogspot.it/

foriero di fatti e documentazione comprovanti atti illeciti, soprusi, pesantissimi inauditi maltrattamenti, negazione di nostri DIRITTI, oppressione, danneggiamenti, atti intimidatori, minacce, uccisioni occultate nell'omertà a danno dei nostri sei cani avvelenati.

Il procedimento veniva rubricato al R.G. notizie di Reato N.  e veniva assegnato al Dott. Stefano Longhi.
Con Atto Notificato alla Persona Offesa, che ho ricevuto tramite Raccomandata in data 11/09/2015, il pubblico ministero ha formulato Richiesta di Archiviazione.
Poiché tale Richiesta appare ingiusta, ingiustificata e illegittima,
con la presente propongo formale

OPPOSIZIONE ALL'ARCHIVIAZIONE EX ART. 41O CPP PER I SEGUENTI MOTIVI:
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1)
OGGETTO dell’Investigazione Supplettiva e relativi Elementi di Prova.
Il giorno 22/10/2014 (ricordo che il 27/10/2014 il nostro cane di razza Beagle, di nome Brenda, è morto dissanguato senza cure adeguate), d’accordo con mio fratello Alessandro, ci recammo con Brenda presso l’ambulatorio veterinario del dott. Mauro Bolognesi, sito a Ferrara in P.zza Squarzanti 21, poiché avevamo capito che il veterinario Marco Marzola ci stava lasciando morire il cane, ovvero praticava cure assolutamente inadeguate.

PROVA SUPPLETTIVA:
Chiedemmo così, al veterinario Mauro Bolognesi di effettuare a Brenda una ulteriore radiografia, giusto per monitorare la gravità della situazione. Il risultato è visibile dalla lastra, che accludo come prova supplettiva in OGGETTO all‘Investigazione Supplettiva, dove si può notare molto bene, in basso a sinistra, una evidente lacerazione sulla milza. Ecco il motivo per cui, sin dai primi tempi in cui avevamo notato il malessere di Brenda, l’evidenza maggiore era l’anemia grave dovuta ad emorragia interna molto intensa, copiosa e continuativa: risultato evidenziato dagli esami del sangue che spesso richiedevamo presso i vari ambulatori veterinari e anche presso la Clinica del Marzola.
Sin dal primo momento in cui siamo giunti alla “Clinica Marco Marzola” di Ro, in data 12/10/2014, dopo un esame clinico del cane corredato di analisi, lastre e altri esami effettuati, il veterinario Marzola avrebbe potuto e DOVUTO intervenire d’urgenza per salvare la vita di Brenda, praticando alla stessa un intervento chirurgico asportando la milza, senza la quale si può comunque vivere, seppur rispettando determinati accorgimenti, e avrebbe arginato così, in primis, la copiosa emorragia.

In seguito, avrebbe poi dovuto praticare una sacca di sangue per permettere al cane una ripresa completa e corretta, in quanto, Brenda non aveva malattie, ma era stata avvelenata, e questo è provato dal fatto che, il suo organismo era ancora in grado di produrre da solo il sangue, fatto, quest‘ultimo, che anche il Marzola confermò nell‘ambito di una delle ultime visite praticate. In realtà, il Marzola si attivò per trovare la sacca di sangue solamente tre giorni prima del decesso di Brenda, quando oramai era davvero troppo tardi per soccorrerla, e il Marzola conosceva molto bene le reali condizioni e il tempo di vita che le restava! QUANDO AVREBBE POTUTO ATTIVARSI E INTERVENIRE, SIN DOPO LA PRIMA VISITA EFFETTUATA AL CANE, OVVERO, IN DATA DOMENICA 12/10/2014. Sin dalle prime visite di Brenda, sia io che mio fratello chiedemmo al Marzola di intervenire chirurgicamente, presso la sua struttura, ma lo stesso rispondeva che “non poteva fare niente!”


In una delle ultime visite presso la struttura del Marzola, facemmo notare al medesimo, che il cane aveva la pancia esageratamente piena di “liquido”, e una gamba era così piena, che non riusciva nemmeno ad appoggiare il piede a terra. A tal proposito, il Marzola ci consigliò un prodotto a base di Ananas, “Ananase”, un diuretico, PER MODO DI ESPELLERE I LIQUIDI!”
“IL LIQUIDO” che secondo il veterinario Marzola sarebbe stato espulso
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semplicemente con un “DIURETICO”, IN REALTA’ ERA SANGUE!
Inoltre, non pago di ciò, il veterinario Marzola ci fornì e ci indicò di somministrare a Brenda, alcuni farmaci oncologici, giustificando un linfoma di tipo B, provocando in questo modo, ulteriore sofferenza ad un cane oramai moribondo, poiché questi farmaci erano inadeguati e pesantissimi per il tipo di problema in realtà presentato; non praticando invece, le cure adeguate, necessarie e urgenti a causa di una fortissima emorragia interna provocata da una sostanza velenosa (causa della rottura della milza), come lo stesso Marzola ci suggerì, scrivendo di proprio pugno su un bigliettino, davanti a me e a mio fratello, il principio attivo con cui Brenda sarebbe stata avvelenata: l‘acido 2,4-diclorofenossiacetico (2,4 D).
Dunque, la diagnosi di “linfoma” serviva, comunque, a mascherare “l’avvelenamento”! Una volta sopraggiunta la morte del cane, la “causa ufficiale” non sarebbe stata, come al solito accaduto a tutti i nostri cani, “avvelenamento da topicida”, oramai troppo usato e risaputo, bensì, la crescita di un “linfoma”!
Pertanto, sia io che mio fratello Alessandro siamo concordi nel ritenere che, Brenda abbia subìto un ulteriore, fatale avvelenamento e, per questo motivo, ha pure dovuto subìre la somministrazione di farmaci inadeguati per il tipo di patologia: fatto che ha provocato ancora maggior sofferenza e terribile agonia.
Per questi motivi, ma non solo questi, voglio porre in evidenza l’inadeguatezza delle cure, l’assoluto mancato soccorso da parte del Marzola, l’assoluta mancanza di assistenza adeguata al caso, ma, soprattutto, voglio evidenziare gli eventuali interventi che lo stesso avrebbe potuto adottare.
Per cui, sia io che mio fratello Alessandro riteniamo che il comportamento volontariamente assente del Marzola, abbia certamente contribuito ad aggiungere sofferenza, crudeltà e conseguente morte, al nostro cane.


2)
RISULTANZE Fattuali Da Approfondire e Non Adeguatamente Considerate, che porterebbero l‘indagine ad un diverso esito:
E’ molto importante che io porti all’attenzione del Giudice per le Indagini Preliminari, il contenuto della mia contro-denuncia posta in essere contro il veterinario Marco Marzola, poiché indicativa di fatti eclatanti, di soprusi, di ricatti, di comportamenti disdicevoli e inauditi, maltrattamenti subìti da parte dei nostri familiari ma anche da parte mia e di mio fratello Alessandro, e crudeltà imposte e subìte anche da parte di tutti i nostri cani, che a seguito di ciò, hanno trovato una morte atroce e sofferta.

Devo dedurre che il Pubblico ministero dott. Longhi non abbia preso bene in esame codesta denuncia, dove trova spazio anche molta documentazione determinante, a riprova di fatti realmente accaduti e gravissimi, e che, tuttora sono in atto.
Prego quindi, il Giudice per le Indagini Preliminari di porre particolare attenzione e interesse visto l’argomento descritto, seppur brevemente, nella stesura della mia contro denuncia perché fornisce prove e fatti evidenti di cui, tuttora siamo vittime
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io e mio fratello. Questi motivi ci impediscono, oggi, di poter avere la compagnia di un cane, poiché sappiamo non potrebbe avere vita “normale” e non vivrebbe a lungo: tutti i nostri cani (sei), in sequenza, uno dopo l’altro, non hanno potuto morire di “morte naturale” o per “vecchiaia”, ma sempre avvelenati o fatti ammalare di proposito. Non è possibile archiviare una quantità di prove e di fatti gravissimi, come quelli contenuti e dimostrati nella mia contro denuncia: sarebbe davvero un’altra ingiustizia!


3)
Voglio ancora far presente all’Ill.mo Giudice per le Indagini Preliminari, come avrà potuto notare, che tutte le denunce presentate, compresa quella contro il Marzola e anche l’attuale Opposizione all’Archiviazione, sono state redatte e composte dalla sottoscritta: non ho voluto l’aiuto e l’intervento dell’avvocato, che pure mi assisterà in una eventuale causa, se vorrà accettare il mandato, poiché, l’intervento di un avvocato, in casi così gravi e atroci, come quello vissuto dalla nostra famiglia, apporterebbe una parte prettamente “tecnica”, descrittiva e abbreviativa, senza togliere comunque valore alla specificità e alla necessità di questo impegno, ma resta il fatto, secondo il mio punto di vista che, nessuno può essere più specifico e presentare il lato più umano, affettivo, emotivo e partecipe, di chi ha vissuto questi fatti terribili sulla propria pelle!
4)
PER QUANTO CONCERNE IL SEQUESTRO DEL NOSTRO BLOG.

N. .... R.G.N.R.
Il pubblico ministero ha RIGETTATO la mia Richiesta di dissequestro, come da me presentata nella mia contro denuncia a carico del veterinario Marzola, per i motivi in essa riportati.
Così si esprime il pubblico ministero Stefano Longhi:

                                   
“rilevato che l’interessata non ha allegato alcuna concreta sopravvenienza fattuale tale da giustificare la revoca del decreto di sequestro preventivo emesso dal GIP presso il Tribunale di Ferrara in data 11/05/2015;
“Considerato in particolare che il sequestro del’intero Blog si è reso necessario (come ben esplicitato nel provvedimento giudiziale che si pretende illegittimo) a causa del comportamento oppositivo della Gandini, la quale, pur a fronte di reiterati inviti, ha espressamente manifestato la volontà di non presentarsi presso gli uffici della polizia postale, di fatto negando la propria necessaria collaborazione  
all’attività di oscuramento del singolo Post oggetto dell’ipotizzata condotta diffamatoria.”
 
Chiedo l’attenzione, ancora una volta, del Giudice per le Indagini Preliminari, poiché quanto affermato dal pubblico ministero dott. Longhi non è corretto:

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1)
Non è corretto quanto affermato dal pubblico ministero Longhi quando asserisce che: “rilevato che l’interessata non ha allegato alcuna concreta sopravvenienza fattuale tale da giustificare la revoca del decreto di sequestro preventivo emesso dal GIP presso il Tribunale di Ferrara in data 11/05/2015”.

Non è vero che non ho allegato nessuna concreta sopravvenienza fattuale, LA PROVA sta proprio nella contro denuncia che ho presentato a carico del veterinario Marco Marzola, in cui presento fatti, nomi, prove, documenti. In
questo documento denuncio una situazione gravissima che vede la mia famiglia oppressa da generazioni e tuttora oggi!
Sono altresì comprese spiegazioni validissime a fatti accaduti e documenti legittimi, originali e validi! Sono compresi documenti attestanti la gravità del comportamento deontologicamente non professionale, gravissimo, tenuto dal veterinario Marzola nei confronti del nostro cane, nonché documenti di telefonate effettuate in date precise che provano, al contrario, quanto
falsamente dichiarato dal Marzola. Sono elencate date corrette di fatti avvenuti nella vicenda legata al Marzola, che lo stesso ha modificato nella sua dichiarazione, per non compromettere il suo operato. Inoltre, sono evidenti, dai fatti circostanziali espletati, ulteriori gravissime mancanze del Marzola, nell’ambito professionale, ma anche umano.
Per cui, ritengo che il pubblico ministero non abbia preso ben visione di tutto il materiale che ho presentato alla Procura, e proprio per questo motivo, non può affermare quanto sopra.
2)
Non è corretto quanto affermato dal pubblico ministero Longhi quando asserisce:
“Considerato in particolare che il sequestro del’intero Blog si è reso necessario (come ben esplicitato nel provvedimento giudiziale che si pretende illegittimo) a causa del comportamento oppositivo della Gandini, la quale, pur a fronte di reiterati inviti, ha espressamente manifestato la volontà di non presentarsi presso gli uffici della polizia postale, di fatto negando la propria necessaria collaborazione all’attività di oscuramento del singolo Post oggetto dell’ipotizzata condotta diffamatoria.”
Non è corretto quanto affermato dal pubblico ministero Longhi, se avesse letto bene le argomentazioni della mia contro denuncia, avrebbe anche trovato le motivazioni che mi hanno portata a decidere di non recarmi presso la polizia postale.
Nello specifico, puntualizzo che a pagina 16 della mia contro denuncia, nelle NOTE DI RILIEVO è descritta la motivazione.
Questa motivazione mi ha spinta persino a esporre denuncia verso la polizia postale.
Non è nemmeno corretto il fatto che io mi sia rifiutata di collaborare con la polizia postale, in quanto mi ero già recata insieme a mio fratello Alessandro
, anche lui

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convocato, presso l’ufficio di Chiesuol Del Fosso (Ferrara) in data 16/04/2014, dove alla presenza dell’ispettore Fogli e ad una sua collega, abbiamo sostato tutto il pomeriggio, rilasciando dichiarazioni e informazioni che non erano comunque dovute.
Ma visto che il male è sempre stato praticato alla nostra famiglia e noi non abbiamo mai fatto niente di male, sia io che mio fratello avevamo comunque accettato di rispondere a tutte le loro interrogazioni. In realtà, in questa sede, ci siamo poi resi conto di essere stati “raggirati” e “minacciati” se non avessimo ottemperato alle loro richieste, ovvero, sarei stata obbligata a togliere un video su internet riguardante il proprietario di una concessionaria di Ferrara, il quale ci aveva creato danneggiamenti molto seri, facendoci correre dei rischi, alla nuova auto che Alessandro aveva acquistato. In questo video-audio era evidente il comportamento poco corretto del concessionario e subimmo così la minaccia che se non avessimo tolto il video citato, il concessionario ci avrebbe denunciati! Peraltro, avevamo già ampiamente provveduto noi a denunciare, tempo prima, il concessionario, ma la nostra denuncia era già stata archiviata!
Per questo motivo decisi di non presentarmi all’ennesimo incontro presso la polizia postale.
E concludo dicendo che, nelle presunte indagini sulla mia persona, lo stesso ispettore Fogli ha firmato un documento che riporta affermazioni molto forti, offensive, denigranti , lesive e false, come quando afferma che “sarei già stata denunciata per fatti analoghi”! Cosa che è tutta da provare, perché non è vero!

Il documento che infanga la mia persona e anche mio fratello Alessandro, pur non essendo nemmeno coinvolto nella denuncia del veterinario, è compreso nella documentazione allegata alla mia contro denuncia. Noi abbiamo sempre pubblicato prove e documentazione di ogni questione trattata e pubblicata sul nostro Blog, permettendo anche alle persone coinvolte, di pubblicare il loro dissenso, nel caso avessero avuto motivazioni valide a fronte di quanto dichiarato.
In realtà, su questo Blog abbiamo sempre ricevuto minacce e brutte parole, come accade ancora oggi. Ricordo che il Blog è nato per denunciare quanto abbiamo subìto, unicamente per questo motivo, visto che la Legge ci aveva sempre osteggiato.
Il Blog resta per noi un elemento molto importante per difenderci, ma, per “qualcuno” è scomodo. Proprio per le VERITA’ che espone. Sequestrarlo definitivamente significa operare, ancora una volta, una ingiustizia contro la nostra famiglia, che tanto ha patito e che ancora patisce.

Alla luce di queste ulteriori indagini emergerebbe un quadro probatorio inequivocabile dell’accaduto, che già al momento, comunque, è sufficientemente indicativo della penale responsabilità dell’indagato.
Sta di fatto che la Procura ha svolto indagini solo parziali e non corrispondenti alla effettiva realtà dei fatti.
L’indagine supplettiva dovrebbe orientarsi verso l’audizione del testimone che avevo già presentato nella mia contro denuncia:
Alessandro Gandini, mio fratello, unico superstite della mia famiglia, con il quale vivo stabilmente a Mirabello (Ferrara).
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Pertanto,                                CHIEDO
Che il Giudice per le Indagini Preliminari voglia ordinare la prosecuzione delle indagini preliminari indicando al pubblico ministero le ulteriori indagini da seguire ed il termine per il compimento di esse.
PROVE SUPPLETTIVE:
a) Accludo Radiografia di Brenda;
b) Produco inoltre, Richiesta di Archiviazione suggerita dal
    Pubblico ministero e notificata con la relativa busta.

In Fede,
Alessandra Gandini
Eleggo Domicilio per eventuali Comunicazioni, presso la mia Abitazione:

                                            Pag. 7


                                    
                               
                                 Radiografia di Brenda



LINK Di Riferimento:

venerdì 11 settembre 2015
ARCHIVIAZIONE! COME PREVISTO: DI NUOVO!
http://famigliagandini.blogspot.it/2015/09/archiviazione-come-previsto-di-nuovo.html

sabato 8 agosto 2015
LA MIA DENUNCIA AL VETERINARIO MARCO MARZOLA DI RO FERRARESE.
http://famigliagandini.blogspot.it/2015/08/la-mia-denuncia-al-veterinario-marco.html

lunedì 27 ottobre 2014
QUESTO POST E' STATO IL MOTIVO PER CUI MI E' STATO SEQUESTRATO L'INTERO BLOG.
"BRENDA E' MORTA IN QUESTO MOMENTO GRAZIE ALLE AUTORITA' E AL VETERINARIO MARCO MARZOLA di Ro' Ferrarese (Ferrara)"
http://famigliagandini.blogspot.it/2014/10/brenda-e-morta-in-questo-momento-grazie.html

mercoledì 24 giugno 2015
QUESTO POST CONTIENE I MOTIVI PER CUI NON HO ACCETTATO DI PRESENTARMI, ANCORA UNA VOLTA, PRESSO LA POLIZIA POSTALE di Ferrara.
"POLIZIA POSTALE: ECCO COME E' TRATTATO UN CITTADINO ITALIANO ONESTO CHE DICE LA VERITA'!"
http://famigliagandini.blogspot.it/2015/06/ci-sono-novita-ecco-come-e-trattato-un.html

mercoledì 15 maggio 2013
LA GIUSTIZIA E' UGUALE PER TUTTI!
http://famigliagandini.blogspot.it/2013/05/la-giustizia-e-uguale-per-tutti.html

Lunedì 2 marzo 2015
POLIZIA POSTALE: SOMMARIE INFORMAZIONI, ANCORA?!....
http://famigliagandini.blogspot.it/2015/03/polizia-postale-sommarie-informazioni.html

martedì 28 luglio 2015
LA QUERELA DEL VETERINARIO MARCO MARZOLA.
http://famigliagandini.blogspot.it/2015/07/la-querela-del-veterinario-marco-marzola.html


                           
                                                                        


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