OGGI intorno alle 14, mio fratello Alessandro si è recato al punto vendita Tigotà di Via Porta Catene 37 a Ferrara.
Dopo aver effettuato i suoi acquisti, al momento di pagare alla cassa, si è sentito chiedere, in modo subdolo e vile, una piccola somma per fini caritatevoli, tramite l' acquisto di un ulteriore oggetto a scelta. Mio fratello ha scelto un imbuto del costo di 99 centesimi, come risulta dallo scontrino, che pubblico sopra.
In realtà, l' acquisto dell' imbuto, o comunque di un oggetto a scelta, era una perfida "scusa" per trattenere i 99 centesimi "puliti" da consegnare alle autorità. Infatti, la commessa non ha inserito di proposito, l' imbuto nelle buste della spesa, lasciando così il "pizzino" di 99 centesimi alla dittatura-mafia (autorità prefetture politici)!
Non deve meravigliare se le autorità estorcono dai centesimi sino a somme ingenti! La nostra famiglia è sempre stata derubata dal centesimo alla PROPRIETÀ: per questi parassiti, anche un euro a persona, a fine giornata costituisce una somma ragguardevole!
Consideriamo anche le offese pesanti che ho ricevuto dalla commessa, la quale, al momento in cui le ho fatto notare il gesto "improprio", invece di scusarsi di fronte all' evidenza, ha ricevuto ORDINI di offendere!
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